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Funbox e Tabletop

FUNBOX e TABLETOP

Nel freestyle, salti con rampe laterali, simili a tronchi di piramide

Il Table-top è quella struttura in neve che presenta tra il dente del kicker e il landing uno strato piatto di neve chiamato flat, questa struttura è particolarmente adatta ai principianti per affrontare le prime rotazioni poiché lo strato piatto attutisce i trick sbagliati. La larghezza può variare da 3 a 7 metri, la lunghezza della rampa di entrata da 7 a 9 metri, il flat può variare da 3 a 10 metri e la rampa di atterraggio può essere di circa 8-12 metri e deve sfociare in una zona in cui si possa frenare. Per i riders più esperti invece il Table Top viene costruito in assenza di flat, quindi si crea un gap tra la prima rampa in salita d’entrata e la seconda in discesa il landing, in questo modo la struttura diventa più difficile.

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Una struttura simile è il Fun-Box è formato da 3 rampe di entrata e 3 di uscita con un flat centrale di base. La struttura complessivamente è larga dai 5 ai 15 metri. La rampa di entrata principale il flat e la rampa di atterraggio sono strutturate come nel table jump o table top. Vi sono altre due rampe di accesso laterali e due rampe di uscita laterali altrettanto lunghe come la principale. Nelle zone intermedie fra le rampe laterali di entrata e quella principale di entrata si possono inserire altre due zone di accesso. Solitamente questa struttura è utilizzata anche da supporto per rails e box.

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Flat

FLAT

Nel freestyle, il termine può indicare sia la pista, sia la parte centrale piana dell’half-pipe fra le due transazioni, oppure la parte piana del kick (rampa o dente del salto) e l’atterraggio.

Estensione

ESTESNSIONE

L’estensione, sciisticamente, determina un aumento della distanza fra il bacino e la base di appoggio, la cui entità dipende dalle caratteristiche morfologiche dello sciatore (lunghezza degli arti inferiori).
A velocità ridotte può servire per facilitare l’azione di guida degli sci.
Nelle curve condotte, quindi a velocità più elevate, permette allo sciatore di ottenere la deformazione e quindi l’aderenza degli sci con la neve nella prima fase di curva, assecondando le variazioni di quota del pendio.
In estensione, la gamba interna e quella esterna alla curva non presentano lo stesso grado di chiusura degli angoli articolari: poiché lo sciatore si muove su un piano inclinato, le due gambe si trovano a quote diverse, quindi la gamba interna è sempre più piegata di quella esterna.  

Equilibrio

EQUILIBRIO

Situazione in cui si trova lo sciatore quando la risultante di tutte le forze applicate al baricentro cade entro la superficie di appoggio. Questa superficie è definita dalla lunghezza degli sci e dalla loro reciproca distanza. È opportuno parlare di equilibrio statico, nelle situazioni in cui si pensa a “mantenere” l’equilibrio, e di equilibrio dinamico, quando ci si concentra sul ‘recuperare” quest’ultimo. 

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Curva

CURVA

Parte di traiettoria compresa fra due successivi cambi degli spigoli.
Sul pendio corrisponde a una traccia che ha idealmente la geometria di un arco di circonferenza.
In generale, una curva percorsa dagli sci in conduzione è costituita da una sequenza di archi, che appartengono a circonferenze di raggio diverso, raccordati fra loro con continuità.