Storia – I Pionieri

I PIONIERI

La tecnica dello sci , evidentemente, presenta una continua evoluzione.
La fase “storica” di questo percorso, tuttavia si può considerare compresa tra i primordi della disciplina, alla fine dell’ottocento, e la sua trasformazione in sport di massa, negli anni 70 del ‘900. Ogni singola tappa evolutiva è caratterizzata da un nuovo tipo di curva, messa a punto da specialisti e tradotta poi nel campo dell’insegnamento.
Il periodo “eroico” degli inizi va dal 1860 al 1900 circa, quando alcuni montanari di Morgedal, una valle norvegese nel distretto di Telemark, misero a punto una loro tecnica che si fece poi conoscere in tutto il mondo.
In quella zona venne organizzata la prima gara sugli sci, che consisteva nello scendere da un ripido pendio a curve veloci, tenendo in mano un bicchiere pieno di birra: veniva proclamato vincitore colui che terminava il percorso senza rovesciare il contenuto.
Prima di allora, prima di cambiare direzione, bisognava ricorrere a “passi di giro”, oppure ci si esibiva nel “salto d’arresto”: ci si appoggiava con forza su uno o due bastoni piegando le ginocchia e, successivamente, lanciando in alto le punte degli sci con un volteggio simile a quello del salto con l’asta nell’atletica, si ricadeva di traverso  rispetto alla linea di discesa.
Questa tecnica, molto usata negli anni ’15-’30, richiedeva grande forza di braccia e non comune agilità. L’esecuzione per quell’epoca era spettacolare. Per ridurre le velocità e fermarsi si usava la tecnica della “raspa”, che consiste nell’esercitare più o meno pressione su un bastone usato da freno in mezzo alle gambe. Questa tecnica, ancora oggi praticata dai fondisti, venne poi perfezionata più elegantemente, usando il bastone o i bastoni di lato, con una mano sull’impugnatura e l’altra più in basso.
Il telemark permise per la prima volta di affrontare un pendio, anche in neve profonda, con una sequenza di curve leggermente genuflesse. Era la perfezione di allora. Allo sciatore principiante era sconsigliato di usare il bastone, in quanto difficile da manovrare in modo corretto, anzi poteva compromettere l’equilibrio.
In quegli anni si discuteva molto sulla scelta di uno o due bastoni.
Il “telemark” – riscoperto verso gli anni ’80 dagli statunitensi come sci inginocchiato a talloni liberi è praticato oggi come un ibrido tra tecnica originaria e il cristiania.