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Bronzo Introduzione

INTRODUZIONE

Premessa
In questo livello, come nei successivi, la progressione didattica descritta non è da intendere in maniera rigidamente sequenziale: un principiante con una particolare predisposizione per questo sport e una buona preparazione fisica, ad esempio, può essere avviato fin da subito alla curva base.

Per questo il maestro deve saper cogliere le potenzialità dell’allievo e proporre esercizi adeguati alle sue capacità, adattando la progressione tecnico-didattica al singolo caso.

Ricordiamo inoltre che si è scelto di descrivere la curva partendo dalla fine di quella precedente, perché le azioni motorie necessarie a realizzare la nuova curva dipendono da ciò che si è fatto prima.

Obbiettivo Tecnico
L’allievo principiante acquisirà le tecniche necessarie per sciare in sicurezza lungo piste di moderata pendenza, riducendo gradualmente l’apertura a spazzaneve, fino a raggiungere un completo parallelismo degli sci. 

Il primo obbiettivo tecnico consiste nell’eseguire una seria di curve a spazzaneve; si passa poi a una serie di virate e infine a una serie di curve base. 

Indicazioni Tecniche
In questa fase, i cambi di direzione dipendono essenzialmente dall’azione rotatoria dei piedinella direzione della traiettoria. Questa rotazione, che continua durante tutta la curva, è favorita dall’azione della parte alta del corpo, che collabora al mantenimento della centralità.

È importante che l’allievo ricerchi fin da subito la perpendicolarità del corpo col pendio, in modo da mantenere in tutta la curva la centralità, condizione indispensabile per ottenere un’azione fluida nell’esecuzione delle traiettorie.
Contenendo i movimenti verticali, che sono comunque importanti per assecondare la perdita di quota, si favorisce la ricerca della centralità, che a questo punto dell’apprendimento è talvolta problematica.
È bene ricordare che le velocità di avanzamento sono ridotte e le inerzie verticali quasi inesistenti: i movimenti alto-basso, con cui si gestiscono tali inerzie, sono quindi contenuti. Movimenti verticali troppo marcati potrebbero compromettere le corrette azioni motorie ( rotazioni degli arti inferiori ) e la centralità dello sciatore.
Per ricercare la perpendicolarità durante tutta la curva, è invece indispensabile gestire correttamente i movimenti antero-posteriore, in funzione delle variazioni di inclinazione del pendio.

Per quanto riguarda la parte alta del corpo,  a fine curva l’asse sagittale del busto deve trovarsi in direzione della punta dello sci esterno, cosi da favorire la diminuzione della presa di spigolo e creare i presupposti per la curva successiva. Inoltre, la linea delle spalle ( asse trasversale ) deve risultare parallela al pendio per la distribuzione ottimale del carico sugli sci.

Anche le braccia contribuiscono a mantenere l’equilibrio, rimanendo avanzate, semiflesse e distanziate dal corpo, con i bastoni paralleli tra loro e rivolti all’indietro.

Nella serie di virate, l’apertura a spazzaneve degli sci avviene contemporaneamente e diminuisce man mano che la velocità aumenta.
Con il progressivo incremento della velocità e il variare delle traiettorie di curva, il riavvicinamento anticipato degli sci è piu semplice, ma diventa fondamentale il controllo dell’inerzia rotazionale tramite l’angolazione.

Nell’esecuzione della serie di curve, la partenza può avvenire dalla diagonale o dalla massima pendenza. Se il pendio non permette di raggiungere la velocità ottimale, è meglio partire dalla massima pendenza. Questo diverso approccio comporta un’esecuzione differente della prima curva.

Livello Argento Didattica

Didattica
Per mantenere alta la motivazione in una fase in cui le difficoltà si fanno maggiori, il maestro può proporre anche esercizi coreografici, che migliorano la coordinazione e il ritmo.
A questo livello, inoltre, lo sciatore ha le competenze tecniche di base che gli permettono di orientarsi verso lo sci fuori pista ( freeride ) o verso i primi approcci al freestyle.
Alcuni esercizi in neve fresca possono comunque essere molto utili anche agli allievi che intendono sciare prevalentemente in pista, per migliorare la sensibilità, l’equilibrio e l’indipendenza di gambe.

Livello Argento Indicazioni Tecniche

Indicazioni tecniche
Da questo livello, lo sciatore può eseguire traiettorie di curva diverse ( ampie – medie – corte ), che determinano velocità di avanzamento differenti: deve quindi imparare a distribuire nello spazio e nel tempo i movimenti fondamentali.
In una curva corta, ad esempio, l’azione di guida sarà più marcata rispetto a una curva ampia. Nell’esecuzione di cristiania su terreni facili e di media pendenza, una curva ampia sarà caratterizzata da un’azione di guida poco marcata e nella parte finale verrà eseguita sfruttando la deformazione dell’attrezzo.
La conclusione della curva è determinata anche dalla diminuzione dell’angolazione che, riducendo la presa di spigolo, porta al cambio degli spigoli.
Altro fattore importante per la corretta esecuzione della curva è la posizione degli sci: tenere gli sci ben distanziati fra loro permette allo sciatore di mantenere una buona centralità, favorisce l’indipendenza di gambe e aumenta la sensibilità alla presa di spigolo su entrambi gli attrezzi.
Il gesto di preparazione e appoggio del bastone, che viene introdotto per la prima volta in questo livello, aiuta a creare un ritmo e un corretto tempismo esecutivo dei movimenti e a ricercare la simmetria delle braccia.
Il movimento di preparazione del braccio esterno avviene nella seconda parte di curva: si realizza flettendo l’avambraccio sul braccio e, simultaneamente, il polso sull’avambraccio.
Il punto di appoggio del bastone deve avvenire tra spatola e attacco e con un’apertura laterale che dipende dalla direzione di spostamento del bacino, in funzione della traiettoria di curva de eseguire.
La funzione del bastoncino diventa tanto più importante, quanto più le curve sono ravvicinate, rapide nella sequenza ed eseguite su terreni ripidi o sconnessi
I movimenti verticali ( piegamento – estensione ) a questo livello servono per gestire il carico in tutta la fase di curva e per ricercare il contatto continuo degli sci con il pendio. Nella seconda parte di curva, le forze che tendono a schiacciare lo sciatore sono più marcate, quindi richiedono una contrazione muscolare piu intensa per ottimizzare il carico sugli sci, a seconda della traiettoria di curva e, di conseguenza, dell’azione di guida da realizzare. Una buona distribuzione del carico, infatti, facilita la guida degli sci, soprattutto su nevi difficili.
L’intensità, la velocità e il tempismo esecutivo dei movimenti verticali e del cambio degli spigoli variano a seconda della velocità di avanzamento e della traiettoria di curva.
È necessario ricordare che, anche dopo aver eseguito il cambio degli spigoli, bisogna continuare a cercare il contatto degli sci con il terreno, attraverso l’estensione.
Per eseguire le serie di curve è possibile partire dalla diagonale o dalla massima pendenza.
Partendo dalla diagonale, si esegue la preparazione dell’appoggio del bastone.
Dalla massima pendenza, invece, questo non avviene.

Livello Argento Obbiettivo

Obiettivo
Nel livello Argento si realizza il passaggio dalla curva base al cristiania.
L’allievo impara a eseguire con continuità una serie di curve completamente a sci paralleli, con appoggio del bastoncino, attraverso un’azione di “guida” degli sci, dapprima approssimativa e via via sempre più precisa, che si affinerà nel successivo livello Oro.
Queste curve sono l’espressione “media” delle competenze raggiunte dagli allievi nelle scuole di sci, e permettono di superare con facilità e sicurezza pendii di difficoltà medio-alta, con neve di qualunque consistenza.

Cambio degli spigoli

CAMBIO DEGLI SPIGOLI

Il cambio degli spigoli è il passaggio dall’appoggio sugli spigoli interni in una curva a quello, sempre sugli interni, nella curva successiva.
Esso avviene con un tempismo esecutivo diverso a seconda della direzione e della velocità di spostamento del bacino dall’interno della curva precedente all’interno di quella successiva, in funzione della traiettoria di curva e del vincolo da ricercare tra sci e neve.

Azione di guida degli sci

AZIONE DI GUIDA DEGLI SCI

Movimento ottenuto tramite l’azione della muscolatura rotatoria degli arti inferiori, che permette di trasmettere agli sci la variazione di direzione nel senso della curva. Rispetto all’azione rotatoria degli arti inferiori, l’azione di guida è più precisa e avviene con minor sbandamento degli sci.

Azione rotatoria degli arti inferiori

AZIONE ROTATORIA DEGLI ARTI INFERIORI

Movimento ottenuto tramite l’azione della muscolatura rotatoria degli arti inferiori, che permette di trasmettere agli sci la variazione di direzione nel senso di una curva. Quesa azione si accompagna a uno sbandamento degli sci più o meno accentuato in relazione al pendio e alla traiettoria di curva da eseguire.

Assi anatomici

ASSI ANATOMICI

Nel testo, per “assi anatomici” si intendono le linee immaginarie intorno alle quali si svolgono i movimenti del corpo. Gli assi principali del corpo sono:
Asse Longitudinale (verticale) > è perpendicolare alla base di appoggio, quando il corpo è in posizione eretta.
Asse Trasversale (orizzontale) > è diretto da spalla a spalla ed è perpendicolare all’asse longitudinale.
Asse Sagittale (antero-posteriore) > (da sagitta, latino per freccia) è diretto dalla superficie posteriore alla superficie anteriore del corpo ed è perpendicolare agli altri due.

ASSE LONGITUDINALE (o asse craniocaudale)
ASSE TRASVERSALE (o asse laterolaterale)
ASSE SAGITTALE

assi e piani del corpo umano

assi e piani del corpo umano

Arco di curva

ARCO DI CURVA

Nel linguaggio della geometria, è il tratto di circonferenza tra due punti determinati.
Nella pratica dello sci, il termine indica la parte di traiettoria curvilinea che viene percorsa sugli stessi spigoli. Più archi di curva di ampiezza diversa compongono la traiettoria di curva: solo in teoria si può avere un arco che appartiene alla stessa circonferenza dall’inizio alla fine della curva.
L’arco di curva è determinato istante per istante dalla presa di spigolo e dalla sciancratura degli sci.

Angolazione

ANGOLAZIONE 

È la serie di movimenti che determina la presa di spigolo e la modifica punto per punto in funzione della traiettoria di curva da eseguire, delle inerzie e dell’inclinazione del pendio.
L’angolazione in diagonale si ottiene inclinando l’asse longitudinale degli arti inferiori verso monte: l’intervento del busto sul piano frontale-sagittale collabora al mantenimento dell’equilibrio.
L’angolazione in fase di curva si ottiene invece inclinando l’asse longitudinale degli arti inferiori – e di conseguenza il bacino – verso l’interno della curva da eseguire.
Una corretta angolazione consente alla sciatore di bilanciare le forze trasversali che agiscono sul suo corpo e, in combinazione con i movimenti alto-basso, permette di ricercare e modulare la deformazione degli sci per realizzare efficacemente la traiettoriadesiderata.

 

vedi link: http://www.sciaremag.it/tecnica-sci/sciare-campus-la-prima-parte-di-curva/